Quanti modi ci sono per esultare dopo un gol?

Quanti modi ci sono per esultare dopo un gol?

Segnare un gol regala sempre grandissime emozioni che sia la finale di Champions League oppure la classica partita del sabato sera sul campetto di periferia. Il momento successivo a quando la palla supera la linea tra i pali è quello in cui i calciatori fanno esplodere tutta la loro gioia. Tutti si ricorderanno le esultanze di Pippo Inzaghi che correva e urlava a squarciagola ad ogni gol come se fosse sempre quello dell’ultimo minuto del mondiale di calcio. Ma non tutti i calciatori adottano lo stile “corri e non voltarti”, del quale la migliore interpretazione va sicuramente a Marco Tardelli nella finale mondiale Italia-Germania 3-1, altri preferiscono esultanze più fantasiose, spettacolari e certe volte pericolose…

E’ vero, le esultanze possono diventare pericolose, l’ha imparato anche il laziale Antonio Candreva nell’ultima giornata di serie A. Dopo aver segnato al Palermo ha iniziato a correre verso i suoi tifosi ma purtroppo è scivolato andando a sbattere sulla grata della recinzione con il ginocchio. Molti altri dopo il gol preferiscono scavalcare i cartelloni pubblicitari per andare verso la curva ma attenzione perché è facile scivolare come è successo a Bonaventura sempre domenica scorsa o a Bonucci qualche settimana fa e ancora a Zidane in un Juventus-Udinese. Ma il premio per l’esultanza più pericolosa lo vince Joel del Coritiba che dopo aver segnato uno straordinario gol in contropiede al San Paolo salta oltre i cartelloni pubblicitari e atterra rovinosamente nel buco della scalinata che porta al tunnel degli spogliatoi: fortunatamente per il calciatore brasiliano non ci sono stati problemi fisici, solo tanta paura.

Il primo che ha innovato il modo di festeggiare i gol lanciando le cosiddette “esultanze fantasiose” è stato il camerunense Roger Milla al mondiale del 1990 che ad ogni sua marcatura faceva seguire una danza vicino la bandierina del calcio d’angolo. Questa esultanza ha divertito così tanto il pubblico che subito ha fatto il giro del mondo e così sull’esempio di Milla molti altri calciatori hanno lanciato veri e propri mini-spettacoli a seguito dei loro gol: la mitragliatrice di Batistuta, le capriole di Oba Oba Matins, il salto mortale di Hernanes o ancora l’aeroplanino di Montella sono solo alcuni esempi.

Ma il premio oscar per le esultanze va sicuramente ai calciatori della squadra islandese dello Stjarnan che nel 2010 si sono conquistati il loro quarto d’ora di gloria con un video su youtube che raccoglie delle vere e proprie rappresentazioni coreografiche che i giocatori mettevano in scena ad ogni loro gol. Tra le tante coreografie dello Stjarnan quella che avuto più successo è il pescatore: l’autore del gol mimando una canna da pesca tira un suo compagno di squadra che fa il pesce e alla fine mentre il pescatore con alcuni compagni mantiene il calciatore-stoccafisso un altro ancora finge di scattare la foto ricordo. Una esultanza davvero bizzarra.