La battaglia di palle di neve è finalmente uno sport!

La battaglia di palle di neve è finalmente uno sport!

La battaglia di palle di neve, il gioco che da secoli diverte i bambini di tutto il mondo, è diventata un vera e propria competizione sportiva. Sono stati i giapponesi a trasformare quello che era solo un gioco per bimbi in uno sport a cui hanno dato il nome di “Yukigassen”. Il termine Yukigassen nasce infatti dall’unione di “Yuki” che significa “neve” e di “Gassen” che si traduce con “battaglia”. Il movimento sportivo vanta oggi molte squadre in tutto il mondo e prestigiose competizioni internazionali.

Le regole del gioco sono molto semplici: due team composti da sette giocatori si affrontano con lo scopo di eliminare gli avversari colpendoli con una palla di neve. Ogni squadra ha a disposizione 270 palle di neve e la partita dura un massimo di tre tempi di tre minuti l’uno. Alla fine vince la squadra che ha eliminato tutti gli avversari o ha più uomini ancora in gioco al termine dei minuti regolamentari o è riuscita ad impossessarsi della bandierina della squadra avversaria.

Il gioco ha avuto uno straordinario successo soprattutto nei paesi scandinavi dove ovviamente la materia prima non manca. In particolare la Finlandia, patria degli sport più strani come “il lancio del telefonino” o “la corsa con la moglie in spalla”, ha accolto con grande entusiasmo lo Yukigassen. Proprio in Finlandia ormai da più di venti anni si organizza la competizione di Yukigassen più importante d’Europa: si svolge in Lapponia nella città di Kemijarvi e l’edizione 2015 è in programma dal 27 al 29 marzo. Per partecipare a questa divertente competizione serve avere una squadra composta da nove giocatori, sette titolari e due riserve, almeno tre dei quali devono essere donne. È necessario inoltre che tutti i giocatori indossino un casco e una divisa da hockey e ovviamente serve essere ottimi lanciatori. Alla fine della competizione non solo è premiata la miglior squadra ma viene anche assegnato un premio per “il miglior costume” e il “premio fair play”.