Il Maracanazo: la partita che fece piangere il Brasile

Il Maracanazo: la partita che fece piangere il Brasile

La Conferenza FIFA di Lussemburgo del 1946 assegna il ruolo di organizzatore dei Mondiali di Calcio del 1950 al Brasile. In Brasile il calcio è sicuramente lo sport di gran lunga più popolare ma nonostante ciò la nazionale brasiliana non aveva vinto ancora un mondiale: nel 1930 e nel 1934 la Selecao fu eliminata al primo turno mentre nel 1938 in semifinale dove fu sconfitta dall’Italia. Insomma il mondiale del 1950, giocato in casa, poteva e doveva essere per il Brasile la grande occasione per vincere finalmente il titolo di nazione più forte del mondo.

Flamengo Flavio Costa, allenatore della nazionale carioca, ha costruito per la Coppa del Mondo davvero un gruppo vincente: infatti, come da copione, il Brasile arriva alla fase finale del Mondiale come prima del girone senza essere mai sconfitta. Il Mondiale del 1950 è stato l’unico che ha assegnato il titolo di nazione campione del Mondo con un girone all’italiana invece che con una partita secca. La nazionale brasiliana vince le prime due partite del girone finale: 7-1 contro la Svezia e 6-1 contro la Spagna. Prima dell’ultima giornata la classifica dice: Brasile 4, Uruguay 3, Spagna 1, Svezia 0. Alla Selecao basta anche un pareggio con l’Uruguay per sollevare la Coppa Rimet davanti a tutti i suoi tifosi. Il Brasile è a un passo da diventare Campione del Mondo!

Il giorno della vigilia della partita finale tutto il Brasile è ovviamente più che ottimista: i giornali titolano “Il Brasile vincerà” o “la coppa sarà nostra” e sono vendute addirittura 500 mila magliette con la scritta “Brasile campione 1950″. Anche l’Uruguay è consapevole della grande forza della squadra brasiliana ma allo stesso tempo può vantare in rosa giocatori di alto livello come il capitano Varela e il regista Schiaffino.

Il 16 luglio 1950 alle 15:00 l’arbitro Reader da il fischio di inizio in un Maracana con 199.854 spettatori, un record ancora oggi imbattuto. Dopo un primo tempo concluso a reti bianche è il Brasile a passare in vantaggio nella seconda frazione di gioco: tutto il Maracana esplode di gioia! L’Uruguay però continua con il suo gioco ordinato e trova il pareggio. Nonostante il pareggio sia ancora utile ai brasiliani per trionfare, i calciatori carioca accusano psicologicamente il colpo e smettono quasi di giocare. L’Uruguay ne approfitta e segna una seconda rete: il Maracana ammutolisce, non si sente volare una mosca! Il Brasile a questo punto si lancia in avanti cercando il gol del pari. Quel gol non arriverà mai e l’Uruguay è per la seconda volta campione del mondo.

Tutti si aspettavano la vittoria del Brasile e al triplice fischio dell’arbitro il clima nello stadio è surreale. Decine di persone sugli spalti sono colte da infarto. Ci sono stati almeno dieci morti all’interno dello stadio e altri due spettatori si sono suicidati gettandosi giù dalle gradinate. Le massime autorità brasiliane avevano già lasciato lo stadio mentre la guardia d’onore prevista per la premiazione non si forma perchè le guardie sono tutte in lacrime. Rimane solo il presidente FIFA Jules Rimet che in mezzo alla confusione stringe la mano al capitano dell’Uruguay Varela e gli consegna la coppa. Nemmeno una parola di congratulazioni fu detta da Rimet che come tutti si aspettava la vittoria del Brasile e aveva perciò preparato il discorso in portoghese. Come se non bastasse l’inno uruguaiano non fu suonato anche perchè i musicisti avevano solo lo spartito dell’inno brasiliano.

Questa partita che il Brasile ha perso contro ogni pronostico al Maracana è passata alla storia con il nome di “Maracanazo” e produsse effetti disastrosi anche nei giorni seguenti. In Brasile molte persone, per la delusione e per aver investito tutti i loro risparmi nella vittoria del Brasile, si tolsero la vita e alla fine ci furono 56 morti per arresto cardiaco e 34 suicidi. Il Brasile proclamò tre giorni di lutto nazionale e la Selecao tornò in campo solo il 1952, non disputando partite per quasi due anni. Dopo il Maracanazo la Federcalcio brasiliana decise inoltre di cambiare i colori della divisa della nazionale per scaramanzia. In origine la divisa del Brasile era completamente bianca con solo il colletto della maglia blu ma dal 1954 si scelse per la divisa dei colori più patriottici capaci di richiamare la bandiera verdeoro del Brasile, allora la maglia diventa giallo oro con colletto verde mentre i pantaloncini diventano blu e solo i calzettoni rimangono bianchi come la prima divisa. Da quel momento i colori della nazionale brasiliana non sono mai più cambiati.

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