Dalla Coppa dei Campioni alla Champions League

Dalla Coppa dei Campioni alla Champions League

All’inizio l’idea di calcio internazionale era legata solo agli incontri fra le squadre nazionali mentre le squadre di club competevano solo entro i confini del proprio paese. L’idea di un torneo europeo tra squadre di club nasce nel 1954. In quell’anno dei giornali francesi, in risposta al Daily Mail che affermava la supremazia del Wolverhampton, aprirono un dibattito per decidere quale squadra di club fosse la più forte d’Europa tra gli spagnoli del Real Madrid, gli italiani del Milan, gli inglesi del Wolverhampton e gli ungheresi dell’Honved. Questo dibattito spinse il giornale transalpino Equipe a proporre alla FIFA e alla UEFA di organizzare un campionato tra le più forti squadre d’Europa.

Inizialmente le federazioni FIFA e UEFA non si mostrano entusiaste dell’idea e come loro la federazione calcistica inglese. Il timore era quello che il nuovo campionato avrebbe oscurato le competizioni nazionali e il nuovo Campionato Europeo per Nazioni. Nel 1955, comunque, la FIFA impone alla UEFA di organizzare il nuovo torneo. Nasce la Coppa dei Campioni: un torneo con il meccanismo dell’eliminazione diretta a cui prende parte solo una squadra per campionato nazionale e in cui tutte le fasi prevedono una partita d’andata ed una di ritorno con l’eventualità dei rigori in caso di parità di somma di gol nei due match e solo la finale è una partita secca.

I partecipanti alla prima edizione sono sedici ed è la federazione nazionale che decide la propria squadra partecipante, a patto però che il club in questione abbia vinto almeno una volta il campionato nazionale. La federazione inglese decide di non partecipare ritenendo le altre squadre d’Europa non all’altezza delle squadre della nazione madre del calcio. Il torneo continentale ebbe un grande successo che convinse altre cinque nazioni a prendervi parte tra cui anche l’Inghilterra. Dal 1960 i partecipanti alla Coppa dei Campioni sono solo i campioni del proprio campionato nazionale. Il rapido sviluppo del torneo porta nel 1966 ad avere come partecipanti una squadra per ognuna delle 32 federazioni nazionali riconosciute dalla UEFA.

L’edizione 1991-1992 è stata la prima ad avere due gironi all’italiana in luogo dei quarti di finali e delle semifinali. La novità fu apprezzata dal pubblico e portò l’UEFA, nell’edizione successiva, a rinominare la fase a gironi in Champions League registrandone un inno e un logo ufficiale. Solo dal 1994 tutto il torneo è indicato con il nome di UEFA Champions League. Un’altra grande rivoluzione c’è nell’edizione 1997-1998 quando la regola di ammettere alla competizione solo i campioni nazionali fu abrogata. Inoltre dal 1999 prendono parte al torneo anche le terze e le quarte dei migliori campionati europei decisi in base al ranking UEFA.

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